Martina Pagani, studentessa di giornalismo, ha voluto rendere pubblico il racconto delle molestie che ha subito (per fortuna solo a voce) e che quotidianamente subiscono tantissime altre ragazze quando girano da sole: «Oggi per tornare a casa ho fatto un pezzo a piedi. Poco più di un chilometro. E in quel chilometro mi hanno accompagnata fischi, commenti, urli e gesti di decine (non scherzo, decine) di uomini ubriachi e non. Italiani e non italiani, giovani e anziani, addirittura un padre di famiglia con figlioletta nel passeggino.
Uomini seduti fuori dai negozi, uomini in bici e uomini in macchina che hanno rallentato solo per farmi sapere che ho delle tette giganti e chiedermi se potevano farci un giro sopra».
E ancora: «Una di queste persone mi ha seguita nonostante avessi accelerato il passo e poi alzato la voce. In una strada affollata, nessuno ha pensato che fossi in difficoltà. La persona in questione si è allontanata solo quando ho iniziato a digitare 112 sul telefono, conscio forse del fatto che nel mio quartiere c’è sempre una volante di pattuglia».
Clicca qui per visualizzare l’articolo completo.